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Ad un passo dalla serie A. Il Bari si impone con largo margine anche nella delicata trasferta di Bergamo contro l'Albinoleffe e si prepara a festeggiare in anticipo il ritorno nella massima serie.
La partita si svolge senza particolari emozioni sino al diciassettesimo, quando i galletti trovano il vantaggio: Kutuzov serve in area Barreto, che elude l'intervento di Gervasoni e lascia partire un destro a giro che si insacca alla sinistra di Coser. L'Albinoleffe non si scompone, rischia di subire il secondo gol dopo una bella combinazione tra Guberti e Kutuzov ma realizza il pareggio al trentaseiesimo con Cellini, abile ad anticipare tutti dopo una deviazione su tiro da fuori di Laner. Ma i padroni di casa non hanno neppure il tempo di esultare, perchè Barreto dopo un minuto sfrutta un'ingenuità della difesa avversaria, evita l'uscita del portiere e da posizione defilata sigla il suo ventesimo centro stagionale. Prima della fine del tempo è ancora Cellini a sprecare una buona opportunità davanti a Gillet.
Nella seconda frazione di gioco, Bianco sostituisce l'infortunato Barreto. L'Albinoleffe è in partita e sfiora in più occasioni la rete, in particolare con un tiro di Carobbio che termina di poco a lato e con una pregevole conclusione di Renzetti, su cui Gillet è davvero bravo. Il portiere belga è addirittura strepitoso al diciannovesimo, quando riesce a toccare sul palo una conclusione da fuori di Cisse. Sembra il preludio al pareggio, e invece il Bari alla mezzora trova il colpo del ko. Guberti viene steso in area e si procura un rigore, batte Parisi che spiazza Coser e fa esplodere di gioia la curva barese. C'è ancora tempo per l'ennesima grande parata di Gillet su Ruopolo, e per il 4-1 biancorosso realizzato da Guberti con una splendida botta da fuori.
In sintesi, il Bari vendica la brutta sconfitta dell'andata e si aggiudica una partita ben più difficile di quanto dica il punteggio finale. Per i biancorossi, a questo punto, raggiungere l'agognato traguardo della promozione è solo una piacevole formalità.
Marco Giorgio
