Ex frontman degli Estra, l'artista ci regala così un brano dedicato alla piacevolezza del lasciarsi andare, del restare sospesi. E lo fa dopo aver pubblicato altri due singoli - “Resto io” e “Solo Corpo”- che anticipano il settimo album in studio da solista firmato Giulio Casale, che con sei brani uscirà nel mese di novembre, assieme ad un EP digitale ufficiale acustico intitolato #NOFILTER by Rockol.it.
Il brano recita frasi ispiratrici, come "senza lividi nessuno si illumina, si macera un po'", perché forse è vero che a volte è necessario cadere per potersi rialzare, e per farlo bene.
Intorno al protagonista del pezzo avviene una sorta di apocalisse, un precipitare di oggetti e di situazioni che porta alla sensazione di spaesamento, anche etimologico, che porta a quello che Casake descrive come ''un deserto mai visto, un bellissimo vuoto''.
La voce che abbiamo conosciuto negli anni '90 con gli ESTRA nel tempo ha portato avanti tantissime interessanti collaborazioni tra musica,
arte, teatro, letteratura, Così, Giulio Casale si è imposto sempre all'attenzione del pubblico e della critica per un messaggio mai
allineato e sempre diretto. La coerenza e la capacità di essere diretto ne caratterizzano anche questo recentissimo lavoro.
Aspettiamo quindi ancora con più voglia il disco.